Iniziatrici al Sacro
Giorno pagano della memoria
Ricordiamo oggi tutte le vittime dell'inquisizione.
Coloro che sono stati uccisi o torturati, perché non conformi al sistema.
Addio al fuoco di Vesta
Il fuoco sacro di Vesta bruciava proprio al centro di Roma.
Questa fiamma perenne, sacra, fu custodita dalle sacerdotesse vestali per lungo tempo.
Il 24 febbraio di diversi secoli fa, fu deciso che la fiamma andava spenta.
La forza di Roma, era racchiusa nella capacità di integrare ed accettare le usanze dei popoli conquistati. Per questo, sono stati capaci di governare su un impero tanto vasto.
Alla Chiesa di Roma però questo non interessava. Volevano imporre la loro visione del mondo come l'unica possibile.
Così il fuoco di Vesta fu spento e il paganesimo condannato.
24 febbraio
Giorno pagano della memoria
Secoli dopo, la Chiesa istituì la Santa Inquisizione.
Un organo di controllo, che di santo aveva molto poco.
Con la scusa di eliminare chi venerava satana, la Chiesa esercitava sulle persone un controllo che andava ben oltre la religione.
Perché nella realtà, l'inquisizione si è rivelata uno strumento politico di controllo, per eliminare fisicamente chi si opponeva al sistema vigente.
Streghe antiche e contemporanee
Con l'accusa di stregoneria, sono state vittime dell'inquisizione, erboriste, levatrici, anziane e tutti coloro che offrivano rimedi divergenti rispetto alla "medicina" che si stava affermando proprio in quel periodo storico.
Qualcosa di estremamente attuale e che ricorda molto da vicino quanto accaduto in Italia recentemente.
Galileo Galilei
Emblematico è il caso di Galileo Galilei, una delle più note vittime dell'inquisizione.
Lo scienziato fu accusato di stregoneria per aver sostenuto la visione eliocentrica di Copernico ed obbligato a rinnegare i suoi studi.
Pur sapendo oggi che le tesi di Galileo Galilei erano esatte, l'atteggiamento di accusa verso chi "osa" mettere in discussione tesi comunemente accettate, continua a perdurare.